Cuore ingordo by Anna Violi

Cuore ingordo by Anna Violi

autore:Anna Violi [Violi, Anna]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788832927252
editore: Giovane Holden
pubblicato: 2021-11-07T23:00:00+00:00


10

La spiaggia è sporca di detriti di plastica, di giornali impregnati di acqua salata, di cartoni dimenticati, quanto resta della performance della serata antecedente di un cantante non più in auge che continua ad aggrapparsi con grande ostinazione ai ricordi sbiaditi dei meno giovani.

Certo, considero con amarezza, l’impatto ambientale non deve avere minimamente scalfito le coscienze dei partecipanti più o meno datati.

Ma poi, a che titolo io vado pontificando su corti circuiti, arroganze, amnesie e misfatti che quotidianamente vengono partoriti con assiduità e frequenza su questo mondo?

Da quale pulpito viene la predica di una che non si sforza minimamente di trovare il bandolo della matassa di incongruenze, non senso e assurdità accumulate nel corso della sua vita sentimentale.

Guardo la riva.

A dispetto di tutto la trovo poetica, ispiratrice.

Il sole della mattina pennella la distesa d’acqua con giochi di luce glitterata giallo argento.

I gabbiani planano sulla superficie per afferrare sul pelo dell’acqua incauti pesci e riprendere quota velocemente scomparendo alla mia vista.

È un’emozione, mi sento dire.

Quanti fiumi di inchiostro sono stati spesi per spiegare, o meglio, definire l’emozione?

Io non saprei definirla.

Le volte in cui ho tentato di delineare una sua possibile identità, ho sempre avuto la sensazione di un quid assente alla completezza del suo essere.

Forse una maggiore energia per la sua espressività, o una maggiore intensità per quella potenza e passione che nascostamente accarezzavano un’impalpabilità velata, tenue, delicata.

Né riuscivo a dare voce o vestire degnamente l’emozione, che giaceva confusa e impetuosa.

È un indefinibile rapimento che cambia con il soffio del respiro, mi consolavo.

Un continuo divenire che non si fa catturare da definizioni o stati di appagamento.

L’emozione è come una piccola onda che risale lentamente lambendo con tenerezza la spiaggia per poi ritirarsi e confluire disperdendosi nella grande massa d’acqua o di un maroso che mugghiando all’improvviso prende tutto distruggendo.

L’acqua è fredda.

E mi accorgo che poco distante da me un temerario ha scoperto e fatta sua l’ebbrezza del primo bagno fuori stagione.

Lo invidio osservando di sottecchi un’improvvisata ginnastica fatta con qualche saltello, l’estensione delle braccia, la rotazione del busto e finalmente l’atteso tuffo con nuotata sott’acqua per diversi metri.

Lo vedo emergere al largo e tornare a riva con vigorose bracciate.

Passandomi vicino vengo investita dalla frescura che ha impregnato il suo corpo e mi sento improvvisamente una cariatide fuori posto.

Domani farò il bagno anch’io, mi riprometto con forza, costi quel che costi.

E sollevo la gonna sopra le cosce fissandola alla cintura.

L’assoluta solitudine della spiaggia mi invoglia ad approfittare di questo sole caldo, caldissimo che a gamba tesa è entrato in una stagione non sua.

Devo abbronzare questi merluzzi di braccia e gambe, mi ripeto liberandomi anche della camicetta, fiduciosa che i raggi solari possano sollecitare in fretta la melanina per una prima doratura.

Continuo a camminare con lentezza tra le piccole onde avvertendo una sconosciuta levità.

A chi avrebbe assomigliato il piccolo di Isolina, mi chiedo a un tratto raggiunta da un interrogativo che si è improvvisamente insinuato tra la mia calma e i miei pensieri in pausa. E se avesse avuto l’opportunità di crescere sarebbe



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